Al momento, la scelta di modelli, tecnologie e design nel mondo dei vaporizzatori è talmente vasta che è necessario fare chiarezza su alcuni punti, per capire bene cosa stiamo acquistando.
Una delle cose che più incide sulle prestazioni e che caratterizza un vaporizzatore è sicuramente il tipo di tecnologia utilizzata per creare il vapore: la tecnologia a convezione , la tecnologia a conduzione ed il mix di queste due, che caratterizza i vaporizzatori ibridi.
Andiamo ad analizzare queste due tecnologie un po’ più nel dettaglio, per capire i pro e contro di ognuna.
VAPORIZZATORE A CONDUZIONE
Secondo Wikipedia, la conduzione termica è “la trasmissione di calore che avviene in un mezzo solido, liquido o aeriforme (all’interno di un corpo solo o due corpi tra loro in contatto) dalle zone a temperatura maggiore verso quelle con temperatura minore“; per fare un esempio pratico, un esempio di conduzione termica si verifica quando appoggiate una bistecca sulla piastra bollente.
In un vaporizzatore a conduzione, il processo avviene attraverso una sorgente di calore posta nella camera di vaporizzazione, su cui noi appoggiamo direttamente le nostre amate erbe.
Sorgente di calore e sostanza sono quindi in contatto diretto.
PRO
- Simplicità costruttiva, quindi minori costi
- Maggiore durata delle batterie
- Compattezza
CONTRO
- Qualità del vapore leggermente inferiore
- Tendenza della camera di vaporizzazione a sporcarsi
VAPORIZZATORE A CONVEZIONE
Cominciamo sempre da Wikipedia, secondo cui la convezione “si ha quando un fluido (come l’acqua o l’aria) entra in contatto con un corpo la cui temperatura è maggiore di quella del fluido stesso“.
Tralasciando la descrizione fisica del fenomeno fisico, diciamo che nel nostro caso la convezione si ha quando dell’aria calda, generata dal vaporizzatore, “investe” la nostra cara erba, che è posizionata sopra la fonte di calore stessa.
In questo caso però, la sostanza è appoggiata su una grata che ha il compito di far passare la corrente di aria bollente: sostanza e fonte di calore non si toccano.
Detto questo, chi vuole la qualità del vapore migliore e gustarsi i sapori le sue sostanze stile sommelier, deve assolutamente scegliere un vaporizzatore a convezione.
PRO
- Qualità del vapore al top
- Nessun rischio di combustione
CONTRO
- Dimensioni maggiori
- Costi alti
- Maggiore energia utilizzata
VAPORIZZATORI IBRIDI
Come si può dedurre dal nome, i vaporizzatori ibridi utilizzano un mix di conduzione e convezione per ottenere il vapore che inaliamo.
Fondamentalmente, cercano di racchiudere in un unico prodotto tutti i PRO delle due tecnologie; ovviamente, anche questi hanno i loro difetti.
PRO
- Qualità del vapore
- Riscaldamento veloce
- Facilità di utilizzo
CONTRO
- Dimensioni maggiori
- Maggiore energia utilizzata
CONCLUSIONI
Come avete potuto leggere, ogni tecnologia ha i suoi pregi e i suoi difetti; e come molto spesso accade, sarà il tipo di utilizzo che ne farete, ed il vostro budget, che vi indirizzerà sul vaporizzatore perfetto per voi.
Attenzione però a non cadere nell’assumere a prescindere che conduzione = cattivo vapore, perchè non è così: la stragrande dei vaporizzatori a conduzione sono ottimi prodotti, ed il pericolo di combustione è davvero minimo.
Anche per quanto riguarda il sapore, i dispositivi a conduzione non sono così inferiori rispetto ai modelli a convezione: il problema maggiore insorge alle temperature più alte, nelle quali la differenza si fa un po’ più marcata.
E’ quindi l’ibrido il compromesso migliore? Difficile da dire, però noi crediamo che quando si tratta di pura qualità del vapore, i vaporizzatori ibridi hanno un vantaggio.
Ma come ripetiamo sempre, i fattori che entrano in gioco al momento della scelta sono tanti: durata della batteria, discrezione, portabilità, disponibilità economica.
Buona vaporizzata!